Pedalare è un atto poetico, specie se si parte dal Paese delle Ginestre per poi passare per il Paese dell'Affresco e poi ancora proseguire per l’Anxanum dei Frentani, perdersi fra echi dell’antica transumanza e tornare al mare. Ecco, questo giro racconta questo.  
 

La definizione di “Paese delle ginestre” porta la firma di Gabriele d’Annunzio che nel 1889 soggiornò nell’Eremo delle Portelle - a 2 km verso sud da Marina di San Vito - con Barbara Leoni. Qui scrisse il Trionfo della morte, tragedia nella quale descrive con il suo stile unico i Trabocchi.

Il punto di riferimento è la ciclabile lungo la costa. Peraltro, in questo tratto, in attesa di ulteriori lavori per sfruttare un altrro tratto di ex ferrovia si osserva ancora il tracciato con le traversine in legno.

 

La direzione è verso Lanciano (foto di copertina), che è un po’ più su. La traccia indicata segue il percorso lungo il Feltrino, che però dall’ultimo sopralluogo effettuato (dicembre 2023) non è percorribile. Sarà pertanto necessario, dalla partenza lungo la Via Verde, stare su asfalto per la Strada statale frentana SS84, fino all’intersezione con la SP75 in direzione Treglio. 

Il Paese dell’Affresco. Così è conosciuto il borgo, decorato nei suoi angoli dagli affreschi che aumentano di anno in anno, seguendo però sempre il filo conduttore del territorio, raccontando quindi di olio e vino. Da vedere la Chiesa di Santa Maria Assunta in cielo, la Chiesa di San Rocco, la Chiesetta di San Giorgio e l'ex Palazzo Vescovile.

Proseguendo sulla Via per Treglio, ecco la stazione di Lanciano. Prima insediamento italico, l’antica Anxanum - capitale del popolo dei Frentani - diventa poi municipio romano: si lascia scoprire con un giro nel suo nucleo storico. Da sempre città di incontri e fiere, vista anche la vicinanza con il porto di Ortona, che fu importante base commerciale dei Veneziani in Adriatico, ha ​​edifici monumentali, magnifiche residenze delle grandi famiglie dei mercanti e della nobiltà feudale dei centri vicini, edifici religiosi.

Da vedere, fra le altre, la cattedrale della Madonna del Ponte e la chiesa di Santa Maria Maggiore. La Chiesa di San Francesco è conosciuta come Santuario del Miracolo Eucaristico: nell’VIII secolo, mentre un sacerdote che aveva espresso dubbi sulla presenza eucaristica celebrava messa, l’ostia e il vino si trasformarono in carne e sangue. La testimonianza è conservata in un reliquiario settecentesco.  

Non da meno, inoltre, sono la Fontana del Borgo, le Torri montanare e  le Mura aragonesi e il Teatro Fenaroli (1840).

Su strade secondarie, evitando con cura le più trafficate, c’è un passaggio in prossimità di Santa Maria Imbaro, centro che nel nome porta Echi di transumanza mentre è più vicina Rocca San Giovanni che si presenta con torre campanaria e le mura medievali: è uno dei Borghi più belli d’Italia con, inoltre, la chiesa del patrono San Matteo Apostolo. Dalla terrazza del paese si va dalla vista sul mare alle campagne intorno.
 

Da Rocca San Giovanni in giù è una bellezza (al contrario, si sappia che ci sono punte del 14% di pendenza). E con il paesaggio intorno ci si gode il vento in faccia. Verso il mare in località Foce ci sono il bel ponte in mattoni dell’ex ferrovia e anche una fontanella. Che torna sempre utile.

Su Informazioni e servizi indicazioni su come vivere al meglio la scoperta della Rete Ciclabile dei Trabocchi, come organizzarsi per l'intermodalità bici+treno, le cose da sapere prima di salire in sella. E non solo, indirizzi e contatti, divisi per località, sul servizio noleggio bici e sulle ciclofficine. Più altre informazioni utili sul territorio.