Questo percorso comincia dunque seguendo l’asta fluviale del Foro, uno sterrato compatto che non richiede particolari abilità in bicicletta. Una curiosità: dal mare alla statale si passa in un piccolo sentiero sterrato fra serre di pomodori. Attenzione: l'inizio della traccia richiede l'attraversamento della SS16. Lasciata la statale, quindi, il gruppo di piccole case e l'ambientazione del paesaggio agricolo, con prevalenza di vigneti, accompagnano verso un’altra dimensione. In quest’area, da tempo ormai - dalla nascita delle prime cantine negli anni ‘60 del Novecento - la tradizione vitivinicola cresce con l’innovazione. 
 

La pedalata è agevole, accompagnati da una vivace vegetazione ripariale, oltre che dalla fauna che abita il territorio: non è raro, qui, fra le altre specie, avvistare l’airone cenerino. Lungo il percorso, poi, in località Caramanico, si incontra una piccola chiesa dedicata al patrono di Miglianico, San Pantaleone: il culto del santo risale all'epoca delle incursioni saracene. 
 

Al termine dello sterrato, dopo un breve passaggio su strada comunale, ecco una carrareccia di pura campagna, lungo il corso del Dendalo, seguendo dunque il corso del torrente, fino al ritorno su asfalto.

Un serpentone d’asfalto, quindi, passa intorno a Tollo che ospita il primo Museo Enoteca in Abruzzo, situato nell’area storica e più antica del paese. L’EnoMuseo ha l’obiettivo di tutelare la memoria della tradizione contadina locale e della viticoltura del territorio, un luogo che può raccontare del rapporto tra il vino, il territorio e la sua gente.

Lasciata Tollo, l’inizio dello sterrato è annunciato dall'allegro intervento artistico de Le matite di Pupi, che regalano e integrano il colore con i vigneti intorno. Ecco allora il tratto della Via dei Mulini - una delle tracce della Rete Ciclabile dei Trabocchi - che porta su sterrato verso la statale.

Una zona di campagna attrezzata anche con aree per il cicloturista. Il territorio conserva tracce originali della vita contadina - come il cartello della foto, nel quale il proprietario del terreno invita il pastore a non far passare le pecore nel suo campo - e l’apertura verso il cicloturismo.

 

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